L’area di Riferimento

Comune di Irsina

http://www.comune.irsina.mt.it/

Sede legale: Corso Musacchio c.a.p. 75022 Irsina (MT)

Irsina, un tempo Montepeloso, si adagia sulla cima di un colle, in posizione panoramica, a circa 550 metri di altezza. Di grande suggestione sono le antiche mura di cinta che abbracciano il centro storico, le torri di guardia, i palazzi gentilizi, le piccole chiesette, le strette viuzze e le porte di accesso ancora visibili.E'una cittadina con un ricco patrimonio artistico – culturale e dalla storia antichissima. Infatti, nel cuore del paese si possono scorgere i segni delle varie epoche storiche che ne hanno influenzato lo sviluppo. E’ ancora possibile trovare il contadino intento a creare cestelli di pregiatissima fattura artigianale, percepire l’odore del pane appena sfornato, rivivere le sensazioni di un mondo altrove scomparso. Il pregio di Irsina è proprio questo: una modernità non esasperata ed attenta a custodire gelosamente quello che rimane dell’antica civiltà contadina. Nell’intento di attuare una politica conservatrice di tradizioni e di valorizzare delle ricchezze insite nel luogo, l’Amministrazione Comunale, ha partecipato alle diverse iniziative, per la dovuta presa in considerazione degli interessi e delle esigenze del comune, inteso sia come territorio, quindi unione di risorse ed emergenze naturali, artistiche ed economiche, sia come insieme di cittadini, ovvero persone fisiche e persone giuridiche e quindi soggetti con interessi ed emergenze di tipo sociale e/o imprenditoriale ed economico.

 

Comune di Pomarico

http://www.comune.pomarico.mt.it/

Sede legale: Corso Garibaldi c.a.p. 75016 Pomarico (MT)

Il nome Pomarico deriverebbe da “Pomi ager”, equivalente a “campo di pomi” molto abbondante, cioè di frutta. Pomarico vecchio rappresenta l’antico abitato, che dovette essere abbandonato dopo incursioni da parte dei Saraceni, ed è situato ad 8 km di distanza dal paese, sulla strada che conduce a Bernalda. Il territorio di Pomarico, paese collinare che sporge sulla Valle del fiume Basento, è tra i più belli dell’entroterra. Il borgo, circondato dal bosco “La Manferrara” rende il paesaggio circostante di una bellezza inestimabile, il tutto intrecciato ad innumerevoli colture di olivo e vite. Una piacevole cucina, quella pomaricana, caratterizzata dalla pasta fresca (orecchiette e capunti), dalle buone carni di agnello, equina e di capretto cotto alla brace. Particolare è il “marro” ed i gomitoletti di carne ovina-caprina. Continuano ad arricchire la mensa l’olio di oliva ed i dolci di ottima produzione locale, tra cui si annoverano i “sospiri con giulebbe” ed i biscotti come le “zippetelle” ed i taralli. Uno dei piatti pasquali è la “scarcella” (originariamente dispensa di fichi secchi): una pizza salata farcita con formaggio fresco, salsiccia essiccata affettata e uova lesse.

 

Comune di Grottole

http://www.comune.grottole.mt.it/

Sede Legale: Viale Kennedy c.a.p. 75010 Grottole (MT)

Grottole si sporge come un balcone naturale sulla Valle del fiume Basento, da cui lo sguardo si spinge fino alle Dolomiti Lucane ad occidente, e, ad est, fino al Mar Jonio. Il suo territorio è attraversato anche dal fiume Bradano. E' stato un paese prevalentemente agricolo circondato da un territorio ricoperto di macchie boschive. Attualmente a causa dell' esodo dalle campagne conta circa 2500 abitabti. Il paese è situato tra due colline e l'orizzonte si perde a vista d'occhio. L’antico centro storico è un grappolo di case che vive nelle viuzze silenziose graffiate da una civiltà agricola e patriarcale. E’ facilmente raggiungibile, equidistante da due grosse arterie stradali: la Basentana e la Bradanica. E’ultimamente salito alla ribalta nazionale grazie al romanzo “Mille anni che sto qui” di Mariolina Venezia, vincitrice del premio Campiello 2008. Tra i piatti tipici locali è ancora possibile gustare le orecchiette, il salame, i formaggi ed il capretto arrosto, il tutto condito con olio di oliva di pregevole qualità ed accompagnati da profumati vini locali. E’ ancora viva la lavorazione delle ceramiche, del legno e dei vimini.

 

Comune di Grassano

http://www.comune.grassano.mt.it/

Sede legale: Piazza Ilvento – c.a.p. 75014 Grassano (MT)

Il nome deriva dalla terra “Grassa” di cui abbondano le sponde del fiume Basento, chiamate “giardini”. L’artista torinese Carlo Levi, confinato in Lucania, paragonò il paese ad una Gerusalemme immaginaria, quasi irreale. Oggi Grassano è cambiato, in quanto esistono numerose coltivazioni di olivo e vigneti, oltre che immensi campi di grano, una fiorente attività artigianale e commerciale. Le abitudini di vita dei contadini “leviani” sono mutate, anche se qualche nostalgico dei bei tempi esiste ancora. La principale produzione agricola è rappresentata dai cereali, in particolare dal grano duro, che viene in gran parte destinato ai pastifici del materano. Vi è, inoltre, una discreta produzione di olio, vino, ortaggi e frutta. Esistono tradizionali lavorazioni della pietra e della ceramica, del ferro battuto, del legno, del ricamo con l’uncinetto e la lavorazione della cartapesta.

 

Comune di Miglionico

http://www.miglionico.gov.it/

Sede Legale: Via Estramurale Castello – c.a.p. 75010 Miglionico (MT)  

Miglionico è caratterizzato dal prominente Castello del Malconsiglio, di cui è famosa la Sala del Malconsiglio. Un piccolo ma antico paesino dove tutto sembra essersi fermato e a testimoniarlo sono le antiche case che circondano il bel castello, molto curato e nel quale si possono visitare mostre pittoriche ed altro.  Dalla cima è possibile disperdere lo sguardo sulla diga di San Giuliano e su tutta l’oasi faunistica WWF, in cui si possono ammirare rari esemplari di flora e fauna mediterranea. Di vocazione prevalentemente agricola, Miglionico ha visto sorgere, di recente, la sua zona artigianale, testimone della grande operosità dei suoi abitanti. Prodotti tipici sono l’olio, i fichi secchi, i salumi ed il pane.

 

Comune di Montescaglioso

http://www.comune.montescaglioso.mt.it/

Sede Legale: Piazza Aldo Moro – c.a.p. 75024 Montescaglioso (MT)

Montescaglioso, città d’arte e di cultura, conosciuta come “Città dei Monasteri” per la presenza di quattro importanti complessi monastici, è insieme a Matera la città più visitata della Regione Basilicata da viaggiatori provenienti da tutte le parti d’Italia.
Il territorio è sempre stato aperto all’apporto di culture diverse, che hanno lasciato tracce nella lingua, nelle espressioni, nella cucina, nelle tradizioni e nella religiosità popolare. La cucina locale è basata sull’elaborazione della tradizione contadina, a sua volta caratterizzata dall’utilizzo dei prodotti stagionali e locali di ottima qualità. Prevale l’uso dei prodotti cerealicoli, delle verdure, delle carni e dei formaggi ovini e caprini. Un prodotto agroalimentare tipico è l’olio, dal tipico sapore fruttato, coltura di antica origine. Altra produzione fortemente caratterizzata è quella casearia e, infine, la produzione di pane.

 

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