Il Gal si candida a diventare una vera e propria “agenzia di sviluppo locale multisettoriale”

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MIGLIONICO. Il Gal (Gruppo d’azione locale) si candida a diventare una vera e propria “agenzia di sviluppo locale multisettoriale”. Per raggiungere questo ambizioso obiettivo “sarà fondamentale puntare sulla programmazione – spiega il presidente Leonardo Braico – per utilizzare al meglio le risorse finanziarie comunitarie, quelle previste dai fondi europei Fers ( Fondo europeo sviluppo regionale), Feasr (Fondo europeo agricolo e lo sviluppo rurale) e Fse (Fondo sociale europeo)”.

Si tratta di finanziamenti che aggiunti alle quote di “cofinanziamento nazionale e regionale – scrive Braico in un comunicato stampa – possono favorire lo sviluppo agendo sulla ricerca, sull’innovazione, sulle biotecnologie e sull’informazione, tenendo presente le vocazioni territoriali”. Poi, il presidente osserva come i Gal lucani, dopo la chiusura delle comunità montane e degli uffici periferici regionali, siano rimasti, insieme agli enti locali (Parchi e Comuni), gli unici soggetti in grado di programmare lo sviluppo socio-economico del proprio territorio. “Abbiamo un territorio ricco di potenzialità ancora inespresse – precisa il presidente – per questa ragione ci auguriamo che il dossier di Matera 2019 riesca ad esprimere una politica di maggiore coinvolgimento dell’hinterland del Materano e di tutta la Basilicata per propiziare un passaggio reale e non solo simbolico da Matera a Basilicata 2019”. Quindi, Braico ricorda come gli otto Gal lucani abbiano gestito solo il 6% delle risorse finanziarie del Psr (Programma sviluppo rurale) 2007/2013, per un importo pari a circa 40 milioni di euro che, “rispetto all’entità di competenza regionale (circa 600 milioni di euro) rappresentano certamente un valore apprezzabile, ma marginale ed assai limitato, per affrontare le emergenze occupazionali dei giovani lucani”. Ne discende che per predisporre la nuova programmazione che faccia da linea guida all’attività del Gal, Braico indica alcune condizioni essenziali: si va dalla “semplificazione delle procedure gestionali ed amministrative alla riaffermazione della centralità dei Gal per lo sviluppo delle aree rurali; dal legittimare la funzione rappresentativa dei Gal all’interno del cosiddetto “Tavolo verde” regionale al riconsegnare ai Gal quei compiti che avevano nelle precedenti programmazioni, nell’accompagnare i vari concessionari di progetto dall’inizio alla fine; dal supportare i Gal a costruire in Basilicata l’ambizioso progetto di un modello nazionale legato al cineturismo e quindi a mettere i Gal nelle condizioni di offrire, nei centri storici, per fini turistici, case e palazzi per l’ospitalità, nel rispetto della tradizione storica e del paesaggio”.

dalla Gazzetta del Mezzogiorno del 26/03/2016
di Giacomo Amati

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